Pre-ordine VS su richiesta. Cosa vuol dire?

Chi mi segue già da un po’ avrà notato questo cambiamento. Ultimamente le scarpette che mettiamo in vendita vengono prodotte su richiesta oppure vendute in pre-ordine. 

Ma cosa significa? 

Ci tengo a raccontarti questa nuova modalità di produzione e vendita, perché rappresenta un passaggio importante per noi, che stiamo provando a costruire una nuova via dell’artigianato. 

Cambiare il sistema produttivo passa anche – anzi, soprattutto – attraverso nuove vie di intendere la manifattura. E te ne voglio parlare in questo articolo. 

Abbiamo sempre fatto così. Fino a ieri. 

La nostra storia ha inizio con uno scontro generazionale. Qui ti ho raccontato i nostri primi dieci anni, che oggi in realtà sono ormai tredici. La fabbrica di famiglia era impostata secondo la tradizionale visione manifatturiera tanto diffusa nelle Marche. 

Eravamo produttori fantasma al servizio dei grandi brand. La produzione era vastissima, perfino per il campionario di lancio delle collezioni venivano prodotte centinaia di scarpe, cosa oggi per me impensabile. 

Normalmente i magazzini di tutti i calzaturifici erano affollati di merce invenduta che si accumulava sugli scaffali e occupava spazio, richiedeva personale solo per stoccare e gestire questi prodotti che, alla fine, pur di essere smaltiti, venivano venduti a prezzi ridicoli. 

I marchigiani se li ricordano bene i famosi “spacci aziendali”, quei mercati al ribasso in cui acquistare scarpe di altissima qualità ma di collezioni passate. 

Questo sistema ha iniziato a mostrare i suoi falli dalla crisi economica dei primi anni 2000. Ed è intorno al 2009 che io e mio fratello Gian Luca abbiamo scelto di cambiare rotta e prendere in mano la situazione, di provarci almeno.

Non c’era nulla di semplice, perché il primo ostacolo per noi era convincere i nostri genitori a cambiare visione. Per mio padre, per una vita produttore di scarpe secondo queste modalità ormai consolidate, produrre enormi quantità era normale e abbassare quegli standard era un rischio troppo grosso. 

Io invece pretendevo l’unicità. Per potermi distinguere dovevo creare qualcosa di speciale, quasi cucito su misura. Abbiamo cominciato così, cambiando prima di tutto due cose: le quantità di scarpe prodotte e la modalità di vendita. Era possibile acquistare la Scarpetta di Venere solo nei nostri negozi, e all’epoca non esisteva neanche il nostro e-commerce. Niente intermediari, niente agenti di vendita, niente fiere. 

Per scelta, non ho mai aderito a iniziative di svendita, che troppo mi ricordavano quei meccanismi svilenti di ieri. Non abbiamo mai fatto saldi di fine stagione, perché per dodici mesi le nostre scarpette avevano e hanno il giusto prezzo. 

È stato molto faticoso, perché eravamo una voce fuori dal coro e la maggioranza dei clienti non era abituata a questo sistema così strano. I social media però, mi hanno aiutato molto a raccontarmi, ed è grazie a questo filo diretto che oggi sei qui a leggermi. I clienti e le clienti hanno compreso le nostre ragioni, si sono appassionati alla nostra storia, hanno condiviso i nostri valori, per questo oggi sentiamo di fare un passo in più. 

Scarpette in pre-ordine e su richiesta. Cosa vuol dire?  

Negli ultimi mesi abbiamo lavorato sodo e rimesso in discussione la nostra identità e i nostri valori. Tra le cose che ci stanno a cuore, c’è un’attenzione profonda per qualcosa di prezioso, una parola che spesso viene utilizzata a sproposito e che per questo utilizzo con estrema cautela: sostenibilità

 Non si tratta solo di attenzione verso l’ambiente, ma di innescare un ciclo virtuoso che permette di fare del bene a tutto e tutti: alla società in cui viviamo, alla nostra comunità, all’ambiente, alle persone che lavorano con noi e alle loro famiglie. È un concetto complesso, che non può essere ridotto solo alla scelta dei materiali utilizzati. 

Così abbiamo deciso di produrre e vendere in maniera diversa, introducendo il concetto di pre-ordine e su richiesta. Qual è la differenza? 

Le scarpette in pre-ordine sono modelli che sono in fase di produzione  che puoi acquistare in anteprima per riservare il tuo numero. Produciamo una quantità limitata di scarpe di uno stesso modello; spesso accade che chi aveva intenzione di comprare una precisa scarpetta di un determinato colore si ritrovi delusa al momento dell’acquisto, perché proprio il suo numero è terminato. Questa modalità permette una vendita più mirata – e meno delusioni!  

Le scarpette su richiesta, invece, vengono realizzate appositamente per chi le acquista. Solo una volta comprate online, vengono messe in produzione e arrivano alla (o al) cliente nell’arco di 30 giorni. 

Realizzare scarpette su richiesta è una questione di responsabilità: abbiamo a disposizione risorse limitate e per questo ancor più preziose; produrre su richiesta ci permette di evitare sprechi di materia prima e inutili accumuli di merce in magazzino. 

Un piccolo passo per andare lontano, insieme. 

È accaduto per l’ultima edizione limitata “Campo Selvatico”, ma è con la collezione Tinctoria che ho testato ufficialmente la mia idea, e devo dire che sta funzionando. La risposta delle mie clienti mi riempie di orgoglio e rappresenta moltissimo per me, che ho sempre scelto in maniera ostinata la direzione contraria a tutti gli altri. Questo vuol dire che non esiste un’unica modalità di produzione e vendita, quella a cui ci ha abituato il fast fashion. Esistono nuove vie, e i clienti e le clienti di oggi hanno orecchie e menti attente per cogliere i cambiamenti, anche se questi arrivano dal basso e partono dai piccoli produttori. 

Cosa ne pensi? 

Mi piacerebbe molto saperlo. Scrivi a alice@scarpettadivenere.it e parliamone insieme!