Riflessioni di un’artigiana ai tempi della quarantena

Credo sia inevitabile in questi giorni non avventurarsi in riflessioni interiori. Questa quarantena forzata ci ha costretto a metterci lì, davanti allo specchio, e a riflettere su tutto quello che siamo e che facciamo, e che ora non facciamo.
La parola chiave è CAMBIAMENTO, la capacità do accettare una nuova condizione – imposta – e adattarsi a essa. Diventare fluida e imparare a cambiare le nostre abitudini, ri-bilanciare i nostri equilibri.
Il virus, che non si capisce bene se vivente o meno, per noi resta una strana entità malefica, sta sconvolgendo le nostre vite.

Diverse le ipotesi sulla sua origine: dalle guerre economiche fra Stati agli orrori di laboratorio, fino alla più probabile interazione fra animali selvatici e uomo. In tal caso, il virus pare abbia sfruttato noi ingenui esseri umani come autobus, per arrivare ovunque. Colpa dell’uomo, che scombussola gli equilibri naturali.

Questa minuscola particella sta cambiando le nostre abitudini e il nostro “squilibrato equilibrio” all’interno della nostra sfera più intima e nei confronti degli altri abitanti della Terra.
Ci stiamo rassicurando a vicenda dicendo “andrà tutto bene”; certo, lo spero, ma sento che sarà difficile.

Sono la prima a fare molta fatica nel capire come cambiare ora e come poi tornare alla vita normale, sapendo che il nostro equilibrio è così fragile, che basta poco per cambiare noi e il nostro ambiente. Sono consapevole che dovrò farlo, ma ad oggi non ho certo la rispsota sul come.

I confronti sull’ecologia con il mio compagno, i dialoghi con amici e clienti non mancano, mi supportano in momenti di scoraggiamento e mi fanno riflettere; continuo però in questo momento ad essere fortemente combattuta fra l’esigenza di portare avanti i piani della mia azienda e la richiesta di far lavorare altre persone per consegnare le mie creazioni. Scarpe che permettono a me di esprimermi, ai miei dipendenti e alle loro famiglie di vivere, a voi di incontrare esattamente quello che cercate, quel “quid” in più che vi fa sentire amate, così come a me e mio fratello di contribuire al sostentamento delle nostre famiglie.

Poi mi fermo e guardo fuori, leggo i giornali online e vedo che l’aria è più pulita, abbiamo abbattuto l’inquinamento, io faccio il pane in casa e gioco con i miei figli. Cogliamo tutti gli aspetti allora!

Le opportunità che ci si presentano anche nel bicchiere mezzo vuoto: riflettiamo, assaporiamo il tempo, limitiamo gli smartphones e ogni tanto troviamo un nuovo equilibrio, pensando che magari andrà tutto bene , perché sapremo adattarci e imparare da questo evento. Anche se, forse, non ritornerà tutto come prima.
Cambieremo, ci adattaremo a questa nuova vita, sapremo apprezzare i piccoli momenti che abbiamo dato per scontato. E rifioriremo, come questa Primavera che è appena arrivata.