Mary Jane, storia di un modello intramontabile

Se dovessi pensare ad un modello “eterno” il primo che mi verrebbe in mente sarebbe sicuramente il Mary Jane. Da sempre sensibile al suo magnetismo poetico, amo declinarlo in quasi tutte le mie collezioni, con quel suo stile bon-ton che si adatta ai look più differenti.

Ma come nasce questo modello? E se vi dicessi che questa scarpa femminile e un po’ naif veniva in realtà indossata dai maschietti?

Scopriamo insieme la storia di questa scarpetta così affascinante!

Partiamo dal nome. Perché Mary Jane?

Tutto cominciò da… un fumetto. Ebbene sì. Erano gli anni a cavallo tra la fine del 1800 e l’inizio del nuovo secolo, e negli Stati Uniti il giornale più letto era il New York World.

Proprio per questa rivista lavorava un certo Richard Felton Outcault, umorista di spicco dello staff americano, papà del celebre fumetto Yellow Kid, ma anche di una striscia di fumetti di nome Buster Brown, apparso anche in Italia all’interno dello storico “Corriere dei Piccoli” tra il 1908 e il 1914 con il nome di “Mimmo Mammolo”.

Il pestifero bimbo dal viso angelico protagonista di queste avventure di carta aveva una co-protagonista, e indovinate un po’ qual era il suo nome? Sì, Mary Jane. Entrambi indossavano sempre lo stesso tipo di scarpa in ogni puntata, un modello dalle linee tondeggianti e con un cinturino sul dorso del piede. L’autore diventò molto famoso grazie a questi fumetti, da cui ben presto vennero tratti dei film molto acclamati.

Le scarpe che i protagonisti indossavano in ogni puntata diventarono estremamente riconoscibili, e Outcault decise nel 1904 di venderne i diritti ad alcune aziende che volevano produrle. La licenza viene venduta a 200 aziende e, tra queste, è la fortunata Brown Shoe Company ad avere il maggior successo. Il calzaturificio ricrea esattamente le scarpe indossate dai piccoli protagonisti, prodotte inizialmente rasoterra con un piccolo cinturino alla caviglia.

Queste nuove scarpette invasero il mercato, con il nome di BHD Mary Jane Shoes. Tutti ne volevano un paio, ogni bimbo bravama di averle ai suoi piedini.

Succede poi che crescendo i maschietti hanno abbandonato le Mary Jane mentre le donne, pur di non riporle nell’armadio insieme alle bambole, ci abbiano aggiunto un po’ di tacco.

L’ascesa delle Mary Jane a partire dagli anni ’20

Il cinturino alla caviglia assicurava il piedino che restava ben saldo. È così che arriva un’altra intuizione: consacrare la Mary Jane a scarpa da ballo.

Il modello da bambina cresce, arriva nelle balere e diventando quasi maliziosa e sensuale.

Talmente affascinante da comparire ai piedi di star e donne divenute poi un’icona. Non resisterà alle Mary Jane Greta Garbo, ad esempio.

Un nuovo concetto di femminilità si va via via diffondendo, mixando quell’aspetto fanciullesco alla voglia di libertà e anticonformismo.

Le flapper girl, ovvero quelle donne degli anni ’20 del XX secolo, che si truccavano in maniera sfrontata, bevevano alcolici e fumavano come gli uomini ed erano libere e disinvolte, cominciano a farne un accessorio immancabile. Abbinano le Mary Jane con tacco ad abiti tagliati di sbieco e ai loro capelli alla garçonne. È così che questo modello diventa un mito indiscusso.

Negli anni 50’ compariranno ai piedi di Twiggy e Jean Shrimpton, con un conseguente effetto a catena su tutte le ragazze degli anni ’60 che ha permesso a queste calzature di essere ancora di tendenza oggi, nel 2020.

Negli anni ’90 le ha indossate anche Courtney Love, e i più amati designer le hanno interpretate più e più volte. Prada, Marni, Gucci, Louboutin: tutte le più grandi maison si sono cimentate nella reinterpretazione di questo mito che affascina da secoli le donne di tutte le età.

Come indossare le Mary Jane

Da allora le Mary Jane sono apparse in tutti i modi: tacchi medi, bassi, alti, pianta larga, plateau. Anche io, nel mio piccolo, le ho interpretate nel mondo della Scarpetta di Venere, essendo un modello che adoro da sempre. Femminile e sfrontato, ad uno sguardo superficiale appare solamente romantico e delicato ma in realtà nasconde un mondo dietro un innocuo cinturino.

Il modo migliore per indossarle?

Si tratta di una scarpa molto versatile. Elegante se abbinata ad una gonna al ginocchio o tailleur classico, sbarazzina con una minigonna o un abito corto strutturato.

Per evitare l’effetto scolaretta potresti osare anche con un calzettone. Preferisci i pantaloni?

Nessun problema, la Mary Jane è impeccabile anche con un jeans o un pantalone stretto a sigaretta o uno largo alla caviglia.

E tu, sei già innamorata di questo modello? Come ami indossarlo?

Dai un’occhiata alle Mary Jane nel mio shop, tra poco potrò svelarti anche quelli della nuova collezione primavera-estate 2020!