La storia degli iconici e irresistibili Chelsea boots

Per chi ama il vintage e lo stile londinese, questi stivali sono assolutamente indispensabili. Estremamente versatili, si adattano ai look più differenti con la grinta che li contraddistingue. Ma è anche bello scoprire che dietro queste calzature si nasconde una storia curiosa che li lega alla regina Vittoria di Inghilterra ma anche… ai Beatles! Ve la raccontiamo in questo articolo dedicato ai Chelsea boots.

La Regina Vittoria e i Chelsea Boots

Gli stivali Chelsea (o Beatles) sono calzature senza lacci, arrivano alla caviglia e sono caratterizzati da una banda elastica laterale che li rende molto facili da infilare e sfilare. La storia di queste calzature è ricca di aneddoti curiosi. Si tratta di una versione moderna dei jodhpur, calzature utilizzate dai coloni britannici in India, perfetti per andare a cavallo.

La creazione dei Chelsea boots risale al 1800, quando il calzolaio di corte della Regina Vittoria di Inghilterra, J. Sparkes-Hall, utilizzò la gomma vulcanizzata per realizzare una scarpa, chiedendone prima l’autorizzazione al suo inventore, Charles Goodyear (da cui deriva il nome della celebre azienda Goodyear). Il calzolaio di corte seguì questa sua geniale intuizione e utilizzò la gomma per elasticizzare il tessuto rendendo la calzata molto più morbida e aderente e facilmente indossabile.

Subito lo stivale riscosse un successo enorme con i reali di corte, ma soprattutto con la Regina, tanto che J. Sparkes-Hall affermava : “ Lei – facendo riferimento proprio alla regina Vittoria – cammina con i Chelsea boots tutti i giorni, dando quindi una prova del valore che attribuisce alla mia invenzione”. La regnante si ritrovò così ad essere la prima testimonial dei Chelsea boots, e il loro successo spinse il calzolaio a brevettarne l’invenzione nel 1851.

Fino ai primi anni del 900 questi stivali riscossero un successo enorme e rappresentavano le calzature di bon ton dell’aristocrazia europea. Dopo la Prima Guerra Mondiale però, finirono nel dimenticatoio, per poi tornare in voga negli anni ’60 grazie anche ad altri testimonial di successo che ne sancirono l’ascesa clamorosa.

 

Da Chelsea boots a Beatles Boots

Avrete già capito chi li rese così irresistibili. John Lennon e Paul McCartney comprarono il primo paio di stivali Chelsea nel 1961 in un negozio di Charing Cross Road a Londra. Le due star richiesero di averne quattro paia per il gruppo, ma con l’aggiunta dei tacchi.

Il mitico quartetto di Liverpool, si sa, era in grado di spostare mari e monti, basta poco quindi per capire che, dopo averle viste ai loro piedi in più apparizioni pubbliche, esplose una vera e propria mania per i Chelsea boots.

Divennero un elemento distintivo di varie culture e gruppi giovanili e in particolare dei MODS, giovani inglesi dal look curato e innovativo. Da allora i Chelsea boots vennero chiamati anche Beatles Boots, diffondendo il loro fascino in tutto l’Occidente ed entrando l’immaginario collettivo come sostitutivi delle stringate, anche sotto gli abiti.

La Chelsea boots mania colpì anche i Rolling Stones e cominciarono a circolare anche versioni sempre più rialzate, ovvero dotate di un rialzo interno.

 

L’influenza dei Chelsea boots

Ma il fascino di questi stivali non si ferma solo alla musica, anche i corpi militari come i Marine americani li scelgono in abbinamento alla divisa di ordinanza con la punta interna rinforzata in metallo, così come li abbiamo intravisti ai piedi delle star del cinema. Nei primi tre episodi di Star Wars, ai piedi delle truppe dell’Impero si notato dei Chelsea boots spaziali in pelle bianca. Insomma, la fama di questi stivali non si è mai più arrestata e anche oggi rappresenta una delle scarpe che proprio non possono mancare nel nostro guardaroba.

Oggi le versioni in cui vengono riproposte sono le più svariate, seguendo le regole dettate dallo stile Vintage che si ispira agli anni ’60 e ’70. In pelle, in camoscio, con tacco o senza, con punta squadrata o tonda, insomma, ce n’è per tutti i gusti.

Io ad esempio, adoro realizzarle in pelle sperimentando con i colori e gli abbinamenti. Avrete già visto la versione rock in nero con elastico giallo, disponibile sia da donna che da uomo. Oppure quelle luminose e raggianti in verde acido o rosso. Il modello che ho ribattezzato “Amsterdam” è una rivisitazione creativa del fantastico Beatles, perfetto per essere indossato con pantaloni, o ancora più grintoso con vestitini e gonne larghe sotto al ginocchio.

 

All’interno dello shop potrete trovare tutte le sue versioni, fateci sapere qual è il vostro colore preferito o quale vi piacerebbe trovare tra le prossime proposte!